La lotta alla processionaria del pino è obbligatoria e prevista dal Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 30 ottobre 2007, pubblicato nella GU n. 40 del 16/02/2008.
Lo stesso Decreto ministeriale prevede all’art.4 che, nel caso di rischi per la salute delle persone e degli animali, gli interventi di profilassi siano disposti dall'Autorità sanitaria competente secondo le modalità stabilite dal Servizio Fitosanitario Regionale.
Esistono numerosi metodi per contrastare questo lepidottero. Ne elenchiamo alcuni a scopo divulgativo:
Distruzione meccanica dei nidi
La lotta meccanica consiste nel togliere manualmente dalla pianta infestata i nidi di processionaria. Tale operazione viene svolta solitamente in inverno, prima che le larve siano uscite dal nido, con l'ausilio di scale e troncarami; Tale metodo di intervento si rivela efficace, risulta conveniente se utilizzato su una superficie ristretta; in caso l'aerea di intervento sia più estesa, è indicata la lotta microbiologica.
Lotta microbiologica
La lotta microbiologica è attualmente il metodo di intervento più utilizzato e consiste nell'impiego dell'insetticida biologico Bacillus thuringiensis kurstaki (Btk).
Il Bacillus thuringiensis è un batterio che, colpita una processionaria, paralizza la larva danneggiandone i centri nervosi. Tale insetticida colpisce solo alcuni lepidotteri, dunque non risulta pericoloso per la biodiversità della zona in cui il trattamento viene effettuato. Tale tipo di intervento è praticato dalle locali imprese di disinfestazione attrezzate contro la processionaria.
Trappole ai feromoni (o ferormoni)
I ferormoni sono sostanze chimiche rilasciate dalla femmina per attirare il maschio durante il periodo dell'accoppiamento.
Disporre di trappole ai ferormoni può essere utile per monitorare la diffusione delle falene di processionaria e per confondere le falene maschio nella ricerca della femmina.
Evitando l’incontro tra i sessi si evita la fecondazione e quindi la formazione di una nuova generazione di insetti defogliatori.
Il periodo migliore per posizionare i diffusori di feromoni è il mese di giugno, quando riprendono gli sfarfallamenti degli adulti di processionaria.
I feromoni sono sostanze innocue nei confronti dell’uomo e degli animali ed il loro impiego non ha alcun effetto sull'ambiente.
Endoterapia
Per endoterapia si intende il trattamento fitosanitario eseguito attraverso l’immissione di sostanze insetticide e/o fungicide direttamente all’interno del sistema vascolare della pianta.
Attraverso il flusso traspiratorio la soluzione viene poi traslocata all’intera chioma dove esplica azione di protezione contro i patogeni per tutta la stagione.
Tale tipo di intervento è praticato dalle locali imprese di disinfestazioni attrezzate contro la processionaria.
Trappole meccaniche
Negli ultimi anni sono state sviluppate da alcune aziende delle trappole speciali da disporsi sui tronchi dei pini infestati da processionaria. Il meccanismo d'azione sfrutta l'idea di poter invischiare il fastidioso insetto con della particolare colla durante la "processione" delle larve. Un prodotto efficace in tal senso è il nuovissimo PROCESTOP, brevettato in Italia.
Il nostro consiglio è ovviamente quello di affidarsi a dei professionisti che potranno scegliere il metodo più adatto alle proprie esigenze. Contattateci per ulteriori informazioni o un preventivo gratuito.
Pubblicato il: 13/06/2016
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